“CANTU E CUNTU” è uno Spettacolo realizzato con le tecniche dei cantastorie. Figura della cultura popolare che si spostava nelle piazze per raccontare, con il canto,  una storia o una leggenda che spesso veniva attualizzata. 
Lo spettacolo è un "viaggio" attraverso la musica e i racconti che accompagnavano l’uomo in un contesto rurale che ormai sta scomparendo;  in quel tempo in cui la "Musica" cullava i bimbi con le melodie delle ninne nanne, rendeva magiche le serate ritmando le fiabe e usciva in strada con gli stessi  per rallegrare i loro giochi attraverso le filastrocche… “gallinella zoppa zoppa quante penne tieni ‘n coppa, e ne tieni ventiquattro…uno, due,tre e quattro” …la "Musica" era il mezzo per esprimere le pene del cuore e le fatiche dei campi, la rabbia e le oppressioni dei popoli. 
Il cantastorie, allora cantava e cuntava girando di piazza in piazza, come fa ancora oggi…per non perdere la memoria! 
                                                      
“Servo vostro e con devozione saluto stà bella popolazione (per il momento)”!
                                                                                  Biagio Accardi
 
Note Informative: Biagio Accardi da anni è impegnato nel recupero delle tradizioni etno-musicali, studiando e sperimentando, nel tempo, mezzi e modi sempre nuovi per arricchire il proprio lavoro.
Nello spettacolo "Cantu e Cuntu" oltre alla voce e alla chitarra, vengono utilizzati il tamburello e la lira , mentre l'uso della maschera nella seconda parte dello spettacolo, rimanda chiaramente alla Commedia dell’Arte.
 
 
 
  INFO: ‪3668039439‬ (Ass. CattivoTeatro).
 
 
  
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Biagio Accardi, performer, cantastorie, viaggiatore e autore di canzoni, originario di Tortora (CS),   primo comune della Calabria , al confine con la Basilicata. Studioso della società tradizionale e moderna dei luoghi in cui vive, si è fatto sempre promotore di eventi artistico-culturali votati a valorizzare il Sud.

 

-Nel 2016 pubblica il libro  “Viaggiolento nel Pollino , in cammino con il cantastorie” (Andrea Pacilli Editore) ispirato all’omonima performance che da qualche anno compie nel Parco del Pollino (patrimonio UNESCO): una passeggiata svolta rigorosamente a piedi e in compagnia della sua asina Cometa Libera, esibendosi nelle piazze dei borghi antichi alla maniera dei vecchi cantastorie.

 

-Sempre nel 2016 gli viene conferita la targa del "Premio Manente" per aver divulgato la tradizione popolare calabrese su tutto il territorio nazionale e oltre i confini.

 

-2015 realizza “ KAIROS”, spettacolo  che ha visioni e tcniche più moderne rispetto al cantastorie tradizionale. Suddetto spettacolo è stato presentato in più di 300 repliche in tutta Europa, collaborando con musicisti e artisti del calibro di Daniele Contardo (fisarmonica dei modena city  rambles), il poeta americano Jack Hirschman, Manolo Muoio e molti altri. Le canzoni e la narrazione dello spettacolo sono interamente originali e tratte dal disco “L’albero che cammina” pubblicato nel 2015 dalla casa discografica “Suoneria Mediterranea”

 

-Organizza e partecipa a laboratori sulla figura del cantastorie con Nino Racco

 

- Nel 2014 si è esibito al TEATRO SIRACUSA di Reggio Calabria durante il raduno dei cantastorie sullo stesso palco con Otello Profazio, che precedentemente ha avuto l’ occasione di incontrare in altre rassegne.

 

-Nel 2013  è ospite del programma televisivo  "Buongiorno Regione tg3"

 

-Nel 2012 organizza e partecipa al laboratorio di canto armonico con Tran Quan Hai (maestro di Demetrio Stratos)

 

-Dal 2011 ha ideato "Cantu e Cuntu", spettacolo che dopo un’attenta ricerca, ha realizzato con le tecniche e i repertori dei cantastorie tradizionali. Da cui nasce il libro Cantu e Cunto ...e mi ni fricu, edito da Suoneria Mediterranea e distribuito da Marasco Comunicazioni.

 

-Sempre nel 2011 si esibisce alla rassegna svolta a Roma, "Habla Cadabra,Teatro Volante" dove ha l’occasione di conoscere il cantastorie francese Jean Guillon e partecipare ai suoi workshop.

 

-Nel 2010 durante la 23 edizione della " Rassegna Internazionale del Folklore di Teramo" gli viene conferito la targa con il titolo di cantastorie calabrese.

 

-Dal 2006 al 2010 ha fatto parte del trio di musica tradizionale calabrese i Nagru, insieme al cantastorie Nando Brusco, con cui ha partecipato a numerosi festival del folklore. Con lo stesso progetto partecipa a “Karovana Leon” a cura di Leon Pantarei con Massimo Ferrante.

 

Inoltre a preso parte a varie produzioni teatrali:

 

-2007 Stagione Lirica – La Bella Dormiente, Regia: Lisa Ferlazzo Natoli -Teatro Rendano- Cosenza

 

2007 Laboratori teatrali e creativi di riuso e recupero di materiali riciclabili -Coop. Cento R.AT- Teatro dell’Acquario

 

-2002-Spettacolo Teatrale ”Smettila di correre” di Silvio Stellato-Cattivoteatro

 

-2001-Spettacolo teatrale “Amleto” Regia di Maximiliam Mazzotta, Libero Teatro Polifunzionale UNICAL -Cosenza

 

Ricordiamo altre date rilevanti: 

 

La Citè - (Firenze)

 

Can Masdeu (Barcellona)

 

La luna e i calanchi - Aliano (Matera)

 

Cavallerizza Reale- Torino 

 

Saporito-Berlino (Germania)

 

Calabria Sona - Rossano(Cs)

 

Zingaria Festival – Mesagne (Br)

 

Festival delle Serre - Cerisano (Cs)

 

RAI - Recursos d'Animació Intercultural - (Barcellona)

 

CSA ska - Napoli

 

Villaggio E.V.A - Pescomaggiore (Aq)

 

Laboratorio Sociale Millepiani (Ce)

 

Officina Delle Arti - Cosenza

 

La Muntagnola - Berlino (Germania)

 

Palio Del Grano - Caselle In Pittari (Sa)

 

Pollino Fusion Festival- Castelluccio (Pz)

 

Condorito  -Mondovì (Cn)

 

Circolo Arci Fuoriluogo - Torino

 

Teatro Dei Merli Bianchi - Giulianova (Te)

 

Oltre Il Muro Festival - Sapri (Sa)

 

Pollino Teatro Festival - San Severino Lucano (Pz)

 

Incontro ai Teatri, CSA La Torre - Roma  2011

 

Cleto Festival - Cleto (Cs)

 

Zingaria Festival (Fg) 

 

DeaFest (Rc),

 

Capodanze (Ba)

 

 Rassegna Internazionale di Musica e Danza  Popolare (Te)

 

 Espressivamente – Barcellona p.g. (Me).

 

PROSSIME DATE 


Domenica 14 agosto a Roccella Jonica (Rc) ore 21,30

Domenica 28 agosto Tortora (Cs) 19,30