IL TEATRO DI PAGLIA DEGLI ENOTRI

Cometina, il grano e il teatro di paglia 

Ogni anno sui monti del Pollino produciamo un grano antico: la Carosella, che utilizziamo per il nostro fabbisogno e per offrire pane e pasta autoprodotti durante gli eventi organizzati dalla nostra associazione. Quest'anno, dopo aver mietuto il grano, con le restucce ancora irte nel terreno, ci ritroviamo cumuli di paglia color oro sparsi per i campi e pronti per essere imballati. Cosa ne avremmo potuto fare di tutta quella paglia?

Certo, una parte sarebbe andata alla nostra asina Cometina, per sfamarla nei giorni di pioggia, anche se lei preferisce l'erba fresca di campo. Un'altro po' l'avremmo utilizzata per la pacciamatura degli orti sinergici. Ma ne sarebbe rimasta comunque ancora molta. L'idea giusta l'ebbe Pino il "Massaro" che sottolineò l'importanza di nutrire lo spirito oltre che la pancia. E cosa può farlo se non il teatro!? Cometa approvò immediatamente con un lungo e sonoro raglio. In effetti, la paglia, una volta divenuta ballette, sarebbe stata una perfetta seduta per una platea. Così, avremmo potuto costruire il nostro teatro e dare sfogo alla nostra voglia di recitare. Ci saremmo immedesimati nella parte di un postino, di un mugnaio, oppure di un folle innamorato; magari declamare i versi delle poesie dialettali di Ignazio Buttitta o le gesta di Orlando furioso. Meglio ancora, avremmo potuto far diventare teatro la quotidianità, così da mettere in luce, in modo leggero, i problemi di tutti i giorni. Si sarebbero potuti invitare tanti amici. Tutto questo per la felicità di Cometina, che sicuramente si sarebbe messa in prima fila rubando ogni tanto dalle ballette un filo di paglia. Una volta costruito il teatro, decidemmo tutti insieme di aderire alla "Rete dei Teatri di Paglia". Per non sentirci soli ... poi si sa che l'unione fa la forza !

 -Il nostro teatro di paglia nasce nell'ambito di un progetto denominato l'Eco-Campo degli Enotri. Da anni con l'associazione di promozione sociale " Cattivoteatro" ci dedichiamo all'autoproduzione alimentare, alla cura di noi stessi e dell'ambiente, proponendo un modello nuovo di vivere. Un progetto enogastronomico culturale che promuove le passeggiate a passo d'asino e il teatro, magari unendo le due cose.